(Italia, 2006, colore e b/n, 12')
Regia, sceneggiatura e montaggio di Michele Bellio.
Con Marika Larcher, Rosaria Prota, Nicola Bortolamedi, Michele Bellio, Marco Pilloni.
Cinque coppie, cinque dialoghi. Ciascuno di essi è girato in modo da rappresentare una sorta di mondo a sé stante, tramite giochi di luce o veri e propri effetti digitali.
I temi sono i più comuni, ed i più affascinanti: l’amore, la gelosia, l’invidia, l’amicizia, il dolore.
Ogni coppia ha a disposizione poche battute in cui far convergere tutto il significato dell’intero dialogo, per questo il finale rimane quasi sempre in sospeso o termina con una frase che concentra tutta l’attenzione, sconvolgendo il senso di quanto affermato fino ad allora.
Tra un dialogo e l’altro, filtrati in modo da assumere fattezze irreali, i paesaggi della Val di Non compaiono sulle note di brani di musica classica, per permettere allo spettatore di assimilare quanto appena visto e prepararsi ad una nuova riflessione.
E inoltre, ancora una volta, la placida atmosfera della natura circostante fa da netto contraltare al caos incontrollabile delle emozioni umane. Forse tutto ha davvero un significato preciso. Forse.